Diario del proyecto LIFEorchids

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10 de julio de 2020

Un progetto per salvaguardare le orchidee: LIFEOrchids

Il programma LIFE è lo strumento di finanziamento dell’Unione Europea per i progetti di salvaguardia dell’ambiente e della natura e si articola in due sottoprogrammi, uno dedicato all’ambiente e l’altro al clima. In particolare, il sottoprogramma Ambiente co-finanzia progetti di conservazione della natura relativi alla tutela di biodiversità, habitat e specie. LIFEorchids è un progetto della durata di 5 anni che è finalizzato a contrastare il declino e il rischio di estinzione delle orchidee spontanee tipiche delle praterie aride in Piemonte e Liguria. Al progetto partecipano le Università di Torino e di Genova, l'Ente di gestione delle Aree protette del Po vercellese-alessandrino, il Parco di Portofino, il Centro di Ricerca - CREA di Imperia e Legambiente Lombardia insieme al partner della Repubblica Ceca Csop (Unione Ceca per la Conservazione della Natura). Il progetto prevede la creazione di otto “microriserve” in cui verranno messe a dimora 3600 piantine di orchidee e interventi di ripristino dell’habitat delle orchidee su circa 100 ettari in totale. Gli sforzi di salvaguardia di LIFEorchids si concentrano in particolare su nove specie di orchidee italiane, due delle quali estremamente rare: Orchis patens, una specie che in Europa è presente solamente nell’area intorno a Genova e Himantoglossum adriaticum. A queste si aggiungono altre sette specie (Ophrys apifera, Ophrys fuciflora, Ophrys bertolonii, Orchis antropophora, Himantoglossum robertianum, Serapias neglecta, Anacamptis morio). Il progetto prevede anche il coinvolgimento dei cittadini che vengono incoraggiati a diventare custodi del territorio. Viene promossa l’idea che la conservazione della biodiversità sia compatibile con l’attività umana, incoraggiando il coinvolgimento delle persone che conoscono e lavorano nel proprio ambito territoriale. In questo caso essere Custode di Orchidee significa conservare volontariamente un luogo che ti appartiene: il giardino dove vivi, un bosco, un prato o un terreno agricolo di tua proprietà, per salvaguardare e recuperare l’habitat naturale ricco di comunità di orchidee. Viene stipulato un Accordo di custodia per sancire l’impegno che il Custode e il partenariato del progetto si assumono nei confronti della comunità a preservare il territorio di cui il Custode è proprietario, per garantire le condizioni ambientali ideali alla presenza e alla diffusione delle orchidee spontanee. Gli Accordi di custodia sono personalizzati in base alle caratteristiche della proprietà e agli obiettivi di ogni parte coinvolta e i suoi termini sono variabili e negoziabili. Tra i Custodi di Orchidee c’è chi ha già orchidee nel suo terreno ma anche chi vorrebbe creare nel suo giardino le condizioni ideali per fare in modo che le orchidee selvatiche si insedino spontaneamente. Non è facile, ma con alcuni accorgimenti messi a disposizione dei Custodi durante corsi di formazione organizzati appositamente, questo sarà possibile. Chi è interessato al progetto e/o vuole diventare Custode di Orchidee può visitare il sito internet https://www.lifeorchids.eu dove troverà tutte le informazioni necessarie.

Publicado el julio 10, 2020 10:27 MAÑANA por paolapalazzolo paolapalazzolo

30 de julio de 2020

Le orchidee di prateria: piante e habitat a rischio

L’attuale perdita globale della biodiversità è senza precedenti nella storia del pianeta. Si stima che circa un milione di specie animali e vegetali (corrispondenti a 1/8 della biodiversità della Terra) scompariranno, nei prossimi decenni, ad una velocità da centinaia a migliaia di volte superiore al tasso naturale di estinzione. La causa principale di questo fenomeno senza eguali è la pressione antropica diretta (attività umane quali l’urbanizzazione e l’agricoltura intensiva) o indiretta (il cambiamento climatico globale). Come tutte le piante, le orchidee subiscono gli effetti deleteri di queste pressioni.

In aggiunta, però, le orchidee sono piante particolarmente “esigenti” per via della loro speciale biologia ed ecologia: non dipendono solo, per la loro riproduzione, dagli impollinatori, ma anche da specifici funghi microscopici, che sono indispensabili, in natura, per la germinazione dei semi e la sopravvivenza stessa delle orchidee. In conseguenza di questa doppia ed estrema dipendenza, le orchidee sono considerate a maggior rischio di estinzione rispetto ad altre piante, in quanto legate ad altri organismi (impollinatori e funghi) a loro volta minacciati dai cambiamenti ambientali.

Inoltre, gli ambienti di prateria ad alta biodiversità ricchi in orchidee (habitat 6210* nella classificazione degli habitat dell’Unione Europea), un tempo diffusi in tutta Europa, stanno scomparendo. Si tratta, infatti, di un habitat definito semi-naturale, perché il suo mantenimento richiede attività di sfalcio o di pascolamento oggi abbandonate. In assenza di tali tradizionali attività agro-pastorali, si insediano specie vegetali arbustive ed arboree che soppiantano le orchidee.

Publicado el julio 30, 2020 04:47 TARDE por paolapalazzolo paolapalazzolo | 0 comentarios | Deja un comentario